Gli RDA europei consigliano una dose quotidiana di 60 mg che è possibile raggiungere e superare semplicemente mangiando un kiwi di medie dimensioni.

Tuttavia  per apprezzare a pieno le proprietà antiossidanti di questa vitamina occorrerebbe assumerne ogni giorno almeno 200 milligrammi.

Tali dosi dovrebbero salire secondo alcuni fino a 500-1000 mg/die. Per raggiungere simili valori è spesso necessario ricorrere ad integratori di vitamine.

Esaminando tali dati ci accorgiamo che un’alimentazione varia ed equilibrata fornisce ogni giorno dai 50 ai 500 mg di vitamina C ogni mille calorie.

Purtroppo non tutte le persone seguono una dieta altrettanto corretta e, pur rispettando i valori minimi di assunzione consigliati, possono aver bisogno di una integrazione vitaminica.

Anche lo sport, lo stress, il lavoro intenso e patologie più o meno importanti aumentano le richieste di vitamine dell’organismo che possono essere soddisfatte ricorrendo ad integratori specifici.

Oggi che ci ritroviamo nella stagione invernale e con due minacce, quella dell’influenza e quella del Covid integrare la dieta con la vitamina C è importante.

Il grado di assorbimento per dosi dietetiche è elevato 70÷90%, ma declina per dosi superiori ad 1 g; inoltre se se ne assumono più di 10 gr. l’assorbimento si riduce al 20%. L’aspirina e altri antinfiammatori  ne inibisce l’assorbimento.

A differenza delle altre vitamine la vitamina C viene accumulata nell’organismo umano soprattutto nel fegato e nelle ghiandole surrenali, ciò spiega perché i sintomi da carenza compaiano solo dopo 4 mesi.

Il pool di vitamina C nell’organismo umano e di circa 1,5÷5 g.

La vitamina C svolge importanti funzioni quali:

-la biosintesi del collagene: dove interviene nella conversione della prolina in idrossiprolina e della lisina in idrossilisina ad opera della prolina idrossilasi e della lisina idrossilasi che richiedono Fe++ (la vitamina C mantiene il ferro in forma ridotta);

-la sintesi della noradrenalina (neurotrasmettitore) a partire dalla dopamina e, con ogni probabilità del triptofano in serotonina;  quindi molto utile per i casi depressivi

-la sintesi della carnitina, essenziale per il trasferimento di acili (acidi grassi) nei mitocondri; quindi anche per consumare i grassi di deposito

-la biosintesi degli acidi biliari, infatti nelle cavie sottoposte ad una dieta carente di vitamina la sintesi risulta ridotta; la vitamina C sembra stimolare la reduttasi del citocromo P450, responsabile dell’idrossilazione in posizione 7-a del colesterolo, necessaria per la sintesi dell’acido colico;

-l’attivazione dell’acido folico in acido tetraidrofolico (FH4),  forma  biologicamente attiva; quindi gravidanza e allattamento è fondamentale

-la regolazione dei livelli endogeni di istamina, inibendone il rilascio e favorendone la degradazione , quindi in tutti i casi di allergie, intolleranze e infiammazioni

-la biosintesi degli ormoni steroidei della corteccia surrenale (per idrossilazione); infatti, quando aumenta il bisogno ormonale nella corteccia si verifica una deplezione sia di colesterolo che di vitamina C;

-l’assorbimento intestinale del ferro (riducendo il Fe ferrico a ferroso e favorendo la formazione di chelati stabili in grado di mantenere il Fe solubile in ambiente alcalino), il suo trasferimento dalla transferrina plasmatica alla ferritina tissutale e l’aumentata disponibilità intracellulare favorendo il legame ferro-ferritina e aumentando la stabilità del complesso stesso;

-la riduzione dell’efficienza dell’assorbimento intestinale del rame, poiché la forma ossidata è più assorbita di quella ridotta (a dosi elevate di vitamina);

-ridurre la tossicità di alcuni minerali (Ni, Pb, V, Cd, Se), che in forma ridotta vengono assorbiti più difficilmente o escreti più velocemente;

-favorire l’utilizzazione del selenio a dosi fisiologiche, aumentandone la biodisponibilità di alcune sue forme organiche e inorganiche;

-un’azione preventiva nella cancerogenesi da nitrosamine, inibendo la loro sintesi, che avviene a livello intestinale, per reazione dei nitriti con i gruppi aminici; quindi chi mangia salumi la deve ASSUMERE

-la riduzione degli ioni superossidi, dei radicali idrossilici, dell’acido ipocloroso e altri potenti ossidanti, proteggendo la struttura del DNA delle proteine e delle membrane dai danni che tali ossidanti potrebbero provocare;

-la costituzione, insieme alla vitamina E, di un sistema di protezione contro il danno ossidativo provocato dai radicali liberi

-la funzione immunitaria è stimolata in chi assume vitamina C e ci protegge dalla infezioni

-stimolare la produzione di interferoni, che proteggono le cellule dagli attacchi virali,

-stimolare la proliferazione dei neutrofili,

-proteggere le proteine dall’inattivazione da parte dei radicali liberi prodotti durante i processi ossidativi che si verificano nei neutrofili,

-stimolare la sintesi del fattore timico umorale e degli anticorpi delle classi IgG e IgM.

Sono quindi troppi e molteplici le azioni positive della Vitamina C per avere una alimentazione carente o senza integrazioni e per la maggior parte di voi in questa stagione l’integrazione diventa fondamentale