La problematica del peso è un argomento molto sentito in tutti gli ambienti, ma nell’ambiente sportivo un po’ di più. E oggi che ci si avvicina all’estate tutti vogliono perdere il peso accumulato

La riduzione deve passare sempre attraverso una  riorganizzazione e   razionalizzazione della dieta.

Il più delle volte però, ci si avvale di strategie del tutto inutili che, in alcuni casi, producono una riduzione dell’efficienza fisica ed atletica.

Una colazione che in questi ultimi anni è stata adottata da molti, è quella del latte con cereali integrali e fibre. Pensando di fare cosa buona e giusta a prescindere

Il latte, ottimo alimento ricco di proteine calcio ed acidi grassi se non vegetale, è una proposta nutrizionale per lo sportivo, assolutamente condivisibile. La problematica è proprio l’aggiunta dei cereali integrali.

Se una volta il latte veniva assunto unitamente al pane o alle friselle, oggi invece viene assunto con i cereali integrali e guai se non li inserisci

Ciò perché, nell’immaginario comune, l’uso dei cereali integrali fanno dimagrire, il pane ingrassare

Oltre a non essere vero, le fibre contenute nei cereali integrali se elevate, intrappolano il Ca++ presente nel latte, riducendone in maniera molto marcata l’assorbimento.

La conseguenza sarà un ridotto apporto di Ca++ che essendo fondamentale per dimagrire, e le diete carenti di calcio devono essere integrate, non avverra’

Altri adottano schemi nutrizionali che si rifanno alla “dieta dissociata”, in quanto, questa strategia di riduzione del peso, viene valutata utile.

L’idea che una dieta dissociata potesse dare dei risultati nella riduzione del peso, nacque negli USA da un movimento pseudoscientifico: “IGIENISMO”:

Queste persone sostenevano che, alcuni cibi consumati insieme, contrastassero tra loro.

Questo ipotetico contrasto, non faciliterebbe la riduzione del peso, pertanto, per raggiungere un determinato obbiettivo di riduzione del peso, occorrerebbe separare tra loro i cibi. Ma…..

Immaginiamo ora di fare un viaggio nel tempo ed esercitare il lavoro di nutrizionisti per i nostri antenati.

Personalmente avrei più di qualche remora ad avvicinarmi all’uomo cacciatore e raccoglitore per dirgli che ciò che sta mangiando in quel momento, non va bene…fa contrasto…potresti non digerire bene.

Naturalmente la dieta dissociata, almeno inizialmente, porta ad una riduzione del peso, ma non ad un dimagrimento.

La dieta dissociata infatti, porta nel tempo, ad una riduzione del tessuto muscolare, le cui conseguenze, nello sportivo, sono facilmente intuibili. La mancanza di proteine spesso ne e’ all’origine.

Lo stesso discorso vale per coloro i quali si affidano alla strategia, tristemente famosa, dell’eliminazione del pane e della pasta. Ricordate la pubblicità fasulla di Djokoch ? che serviva più alla sua azienda che a lui ?

Uno sportivo non può e non deve mai eliminare il pane e la pasta dalla propria dieta a meno che non ci sia un motivo valido

I carboidrati rappresentano il carburante per ogni tipo di attività sportiva. L’eliminazione totale, può procurare una forte acidificazione dei tessuti in generale, muscolare in particolare, tale da poterne inficiare sia il funzionamento che la struttura stessa.

Questa pratica purtroppo è diffusissima sia in ambienti sportivi che non sportivi, addirittura per alcuni è assoluta quotidianità.

Nella pratica ambulatoriale per esempio, molti sono coloro che asseriscono di mangiare sano, perché utilizzano la pasta una sola volta la settimana.  

Appare evidente che, molte delle strategie utilizzate per ridurre il peso, oltre ad essere inefficaci, sono anche controproducenti.

Se tutto ciò lo applichiamo ad uno sportivo, ecco che non è infrequente il verificarsi lo scadimento prestativo. Buona settimana e Buona Pasqua