Si è voluto con questo elaborato approfondire gli studi più recenti  riferiti agli effetti ergogenici e salutistici della sostanza Beta-Idrossi-Beta-MetilButirrato ( HMB ) ( un derivato del metabolismo della Leucina) riscontrati in pazienti o sportivi e verificarne la sua efficacia in rapporto alla possibile capacità di ridurre la perdita di massa muscolare nei malati e anziani ( sarcopenia ), il catabolismo muscolare indotto dall’allenamento e il recupero muscolare post allenamento evidenziando eventuali differenze nei risultati in base a dosaggio e formulazione .

Alla luce degli studi presi come riferimento, si è notato che l’HMB possa in effetti aumentare la massa muscolare, la forza e la velocità di recupero post allenamento, sia stimolando l’anabolismo che riducendo il catabolismo.

Si è potuto mettere in evidenza a una dose media di 3 gr/die ( da piú studi confermata come ottimale ), che l’HMB è in grado di ridurre i markers del catabolismo muscolare come CPK ( Creatinfosfokinasi), LDH ( Lattatodeidrogenasi) e 3-MetilI-Istidina nelle urine e questi sono stati associati al metabolismo dell’HMB e quindi alla sua capacità di essere convertito da parte delle cellule epatiche in HMG-CoA ( Beta-Idrossi-Beta-Metil-Glutarato ) poi utilizzato dalle cellule muscolari per sintetizzare  colesterolo da utilizzare nella riparazione o sintesi delle membrane cellulare danneggiate da stress vari e allenamenti.

Altri studi hanno evidenziato inoltre un effetto positivo dell’HMB sull’incremento dell’IGF-1 ( InsulinGrowthFactor) ( spesso soppresso nei pazienti  trattati con cortisonici ) e della Kinasi M-Tor ( Mammal target of Rapamicine ), entrambi legati al possibile potere anabolico della sostanza per un aumento della massa muscolare.

Per quel che concerne le sue proprietà anticataboliche sono stati analizzati gli studi che ipotizzano un suo effetto inibitorio nei riguardi del sistema UPP ( UbiquitinProteosome ), fortemente attivato e responsabile della sarcopenia e quindi della perdita di massa magra nei soggetti sottoposti a stress  e/o a trattamenti chemioterapici. I risultati degli esperimenti nel ridurre la sarcopenia con l’integrazione di HMB sono stati positivi, ma necessitano per l’esiguo numero, di ulteriori conferme anche e soprattutto in relazione alla ipotizzata attivitá dell’HMB nel contrastare il Fattore di Induzione proteolitica PIF ( attivo nei processi tumorali ).

Ad avvalorare l’importanza dell’HMB come integratore, il suo dosaggio ematico, risultato in effetti ridotto in soggetti malnutriti e con differenze significative tra soggetti giovani e adulti; molte e aggiuntive sono state le conferme ottenute sul ruolo dell’integratore nei soggetti allenati, dove si è rilevato un risultato vincente in termini di recupero, mantenimento della prestazione e riduzione della stanchezza muscolare, il tutto soprattutto evidenziato da una riduzione marcata dei parametri indicatori del catabolismo muscolare da allenamento come CPK e LDH.

Il mantenimento delle prestazioni sportive sia in termini di forza che di resistenza aerobica si e’  avuto  a dosaggi  entro un range compreso tra  1,5-3 gr. / die, mentre alcuno o pochi risultati si sono ottenuti con placebo o a dosaggi superiori a questo range.

Utile infine durante lo studio sono stati i riscontri che hanno messo in relazione l’integrazione con HMB e l’aumento della produzione ormonale più direttamente associata all’anabolismo muscolare ( Testosterone, GH, IGF-1 ) con contemporanea diminuzione degli ormoni catabolici ( cortisolo ), anche se ulteriori studi in merito dovrebbero essere svolti.

Se da un lato quindi per anabolismo, catabolismo e riduzione della sarcopenia i riscontri sono positivi e confermati, dalla Tesi si deduce che altre conferme dal mondo scientifico devono ancora arrivare in merito alla relazione tra integrazione e risposta ormonale oltre che alla induzione che l’HMB potrebbe avere sulle cellule muscolari satelliti inibendo la miostatina e disattivando il fattore di induzione proteolitico.

Il mercato dell’integrazione alimentare e sportiva è un mercato economicamente in crescita e settore di importanza soprattutto per le sue implicazioni salutistiche e di prevenzione al Doping. Con questa tesi si sono voluti analizzare i risultati scientifici dei principali studi effettuati in vivo su un nuovo integratore in rapida diffusione nel mondo sportivo e medico derivato dell’aminoacido Leucina la BetaIdrossibetaMetilButirrato ( HMB ), particolarmente efficace contro ipotrofia, sarcopenia e recupero muscolare post esercizio. 

Alla luce anche di alcuni studi effettuati per periodi superiori alle 2 settimane e su individui allenati di varie discipline sportive che non hanno prodotto risultati significativi sui decantati meccanismi di azione dell’HMB (O’Connor & Crowe 2007; Ransone et al., 2003; Slater et al., 2001) essendo però in numero e proporzione minori rispetto a quelli che invece hanno dato un buon riscontro, appoggiato da un comune senso di buona risposta fisica quando uno sportivo riceve integrazione con HMB, possiamo concludere che l’HMB esercita un effetto sulla riduzione dei parametri specifici di danno muscolare come il CPK e la LDH e la 3-Metilistidina (anche se pochi sono gli studi di appoggio per quest’ultima) sia in persone allenate che persone non allenate.

Soddisfacenti sono stati gli studi sulla perdita di massa muscolare e sarcopenia nei soggetti anziani o malati e gli studi hanno dimostrato che una integrazione di preparati a base di leucina o HMB sono positivi nella diminuzione della perdita di massa muscolare in quanto l’HMB induce e stimola mTOr e inibisce molteplici processi di degradazione muscolare indotti da stress o riduzione ormonale (UPP, Testosterone e Cortisolo) negli anziani. Nei soggetti allenati gli effetti sono positivi se il consumo di HMB avviene prima dell’allenamento in prossimità dello stesso o diviso nella giornata e meglio ancora se diverse settimane prima si inizia l’integrazione, in quanto l’effetto è stato misurato dopo giorni di integrazione e non in modo immediato. La dose che ha dato maggior beneficio è quella dei 3 gr giornalieri e non è ancora chiaro se la forma chimica di HMB che dà maggiori risultati sia quella acida classica o quella a base di sale calcico, in quanto non ci sono sufficienti studi di riferimento per poter definire questo punto.

In termini di aumento della massa muscolare l’integrazione con HMB ha dimostrato una capacità di incrementare la massa magra del corpo in soggetti anziani allenati e nella popolazione sedentaria e se si associa un allenamento adeguato i progressi ottenuti con l’associazione di HMB all’alimentazione sono migliori sia in termini di aumento della massa muscolare che in termini di riduzione della massa grassa. Non si conoscono effetti collaterali legati all’assunzione dell’HMB, almeno alle dosi attualmente in uso, e il suo effetto sull’incremento del colesterolo cellulare non ha nulla a che vedere con le lipoproteine del sangue in quanto il colesterolo sintetizzato serve unicamente per la stabilità delle membrane cellulari.

Il meccanismo di azione sulla cui teoria si basa l’effetto ergogenico di questo supplemento è proprio la protezione che eserciterebbe sulle cellule incrementando i livelli di colesterolo utili per le cellule muscolari, la riduzione della degradazione muscolare, una migliore stabilità della actina cellulare e un effetto di stimolo sulla sintesi proteica associato a una riduzione della degradazione proteica.

Due metanalisi che possono aiutarci a fare chiarezza in merito, anche se concludono che ancora molto rimane da fare in termini di ricerca per mettere fine a una eventuale diatriba, sono i seguenti dove vengono analizzate tutte le ricerche sul tema dal 1996 al 2016 che rispecchiano correttamente i parametri di randomizzazione, doppio cieco e placebo trials e tra tutti ne sono stati trovati nove che rispecchiano propriamente tutti i parametri dimostrando che una integrazione di 3 gr di HMB in persone allenate riduce i markers di danno muscolare, aumenta il recupero muscolare e la risposta ormonale; invece sulla analisi della forza alla panca orizzontale e leg press, aumento della massa muscolare e diminuzione della massa grassa se ne deduce che sono deboli i risultati riscontrati e non rientranti in parametri di significatività richiesti (Silva et al., 2017; Sanchez-Martinez et al., 2017).

Non possiamo dedurre riproducibilità in quanto gli studi sono molto eterogenei, ma la maggior parte di essi portano a ritenere valida e supportata una integrazione con HMB anche e soprattutto alla luce della valutazione complessiva positiva della società internazionale di nutrizione sportiva ISSN (Wilson et al., 2013).