Le verdure hanno in modo indiscusso un ruolo essenziale nella nostra salute. Il loro elevato contenuto di fibre permette al cibo con le sostanze nocive di non rimanere a lungo a contatto con le pareti del nostro intestino e prevengono quindi la formazione di tumori del tratto gastrointestinale.
Inoltre danno nutrimento ai batteri buoni dell’intestino che ci difendono da attacchi esterni, infiammazione e aumentano il muco protettivo intestinale.
Oltre a questi effetti meccanici le verdure hanno una concentrazione elevata di vitamine e minerali essenziali e di bioflavonoidi che con il loro effetto antinfiammatorio e antiossidante ci difendono ad esempio dall’infiammazione cronica principale ambiente che causa se protratto un maggiore rischio di sviluppare tumori e dall’azione procancerogenica dei radicali liberi che naturalmente il nostro corpo produce.
Consumare 300-400 gr di verdure al giorno è essenziale per la prevenzione tumorale sotto diversi punti di vista.
Ma c’e’ un ma che non dobbiamo sottovalutare.
Esistono dei minerali conosciuti con il nome di nitrati dove l’azoto ha uno stato di ossidazione pari a +5, che se assunti in eccesso e per lungo tempo possono essere convertiti con una riduzione dall’ambiente acido dello stomaco in nitriti dove l’azoto ha uno stato di ossidazione +3. Ebbene i nitriti se troppi e a lungo termine nelle persone predisposte, possono dare origine nell’ambiente intestinale alle nitrosamine, sostanze cancerogene. I nitriti e nitrati delle verdure sono gli stessi che vengono aggiunti alle carni conservate che per tale motivo vengono sconsigliate. Ma anche nelle verdure ce ne possono essere in alte quantità se non si fa attenzione.
Ci sono verdure che sono naturalmente ricche di nitrati come la barbabietola, la rucola, le cime di rapa, la lattuga e tante altre. Questo vuol dire che non dobbiamo consumarle ? assolutamente no, ma che non dobbiamo esagerare con la loro assunzione e variarle molto. In genere i nitrati nelle verdure sono presenti in maggiore quantità nelle verdure a foglia ( come la lattuga e rucola ) e meno in quelle a frutto ( ad esempio pomodori, carciofi ), ma anche poco ce ne è nei legumi come i piselli dove i nitrati sono praticamente assenti.
Quello che però fa la differenza è la tipologia di verdure che acquistiamo e consumiamo. Se le verdure non sono biologiche il rischio è che l’utilizzazione di concimi abbia fatto aumentare il loro contenuto di nitrati aumentando il rischio. Oppure è conosciuto che le verdure non di stagione e coltivate in serre hanno un maggior contenuto di nitrati rispetti a quelle di stagione.
Allora cosa fare?
Nei 300-400 gr di verdure che consumiamo meglio se le variamo molto. Molto meglio se prediligiamo le verdure di stagione e vicino a casa a ancora meglio se di coltivazione Biologica che abbassa di molto il loro contenuto di sostanze tossiche e nitrati. Poi come ogni cosa come avrete capito, non esiste un cibo buono o cattivo, dipende dalla quantità. Una cosa che fa bene può far male se in eccesso. La stessa regola vale per le verdure che pur essendo un toccasana celano in se dei rischi che non possiamo più permetterci di sottovalutare considerando che la cura contro i tumori è ancora lontana