La Teoria di Lamarck, qualcuno si ricorda che a scuola ci dicevano che era sbagliata a favore di Darwin? Ovvero sopravvive chi si adatta meglio e perciò si riproduce, contro una mutazione costante della specie?. In realtà fu primariamente scartata per i caratteri acquisiti che non sono ereditabili, non si eredita il collo lungo solo perché lo tiriamo o non si eredita un colore di pelle scuro solo perché i genitori sono stati al sole. Ma sarà proprio così ? Forse di per se la teoria vista in senso lato e’ sbagliata, ma ritengo che la verità dell’evoluzione e’ in mezzo: La Teoria di Lamarck e’ oggi rivista alla luce dell’epigenetica ( oltre la genetica ) che sempre più e da molto lontano ci fa comprendere come l’ambiente della mamma influenza la progenie e l’alimentazione del bambino il suo futuro da adulto. Ma quante altre cose ? Un adulto depresso può essere il risultato di una madre stressata in gravidanza ? Il ritorno a un equilibrio e alla ricerca del benessere e serenità dell’io inteso come essere vivente sono alla base di una vita lunga e felice forse prima ancora che noi nasciamo. Ci portiamo dietro una serie di imprint genetici che derivano da come i nostri genitori sono vissuti, quali stress hanno subito e quali paura avevano. Forse l’espressione dei nostri geni e quindi anche come ci comportiamo dipende da come siamo stati alimentati da bambini ( e questa sta diventando più una realtà che una possibilità ) e quello che a loro volta i nostri figli saranno dipende da come siamo noi ora che influenzerà i caratteri trasmessi, ma anche l’espressione di alcuni geni rispetto ad altri. Il concetto evolutivo è molto più ampio dei classici caratteri mendeliani e di quelli multifattoriali, è un insieme di relazione dove tutto ci coinvolge, tutto si eredita e tutto rimane. In noi vive il passato e forse siamo il passato che genererà il futuro. Non ci dimenticheremo mai, nei nostri geni si ritrova la memoria di quello che eravamo prima di essere quello che siamo.