Ci sono due misure importanti che non devono essere tralasciati se si vogliono dare risultati ai pazienti o clienti dei personal trainer

Capire da dove si parte e dove si sta andando è imprescindibile.

A volte mi capita di chiedere se i professionisti che han seguito il cliente precedentemente hanno adottato dei metodi di misurazione per capire meglio le modifiche della composizione corporea.

Spesso incorro in pazienti su cui viene spesso preso solo il peso come riferimento.

-Non la circonferenza addominale e degli arti ( che sarebbe il minimo )

-Non le pliche ( fondamentali per capire dove la perdita del grasso sta avvenendo per scegliere in modo consapevole le future scelte alimentari ), non siamo tutti uguali. Inoltre solo il peso potrebbe essere ingannevole in difetto o in eccesso. A volte si perde massa magra o liquidi oppure si acquisisce e il peso pur non essendo sceso è cambiata la composizione corporea

-Non La BIA impedenziometria a mono o multi frequenza per valutare soprattutto lo stato di idratazione , eventuale malnutrizione da trattare, ritenzione idrica o disidratazione, capire se bisogna intervenire con un aumento delle proteine e delle calorie o altro

La plicometria cutanea arriva alla determinazione della densità corporea partendo dalla misurazione dello spessore del tessuto adiposo sottocutaneo.

Tra lo spessore delle pliche e la percentuale di grasso corporeo totale c’è quindi uno stretto rapporto.

La rilevazione di alcune pliche sottocutanee e di alcune circonferenze (del braccio, della vita, dei fianchi e della coscia) consente di ottenere informazioni utili sul livello di adiposità e sulla distribuzione del tessuto adiposo nei diversi distretti corporei; non a caso molti autori hanno proposto equazioni predittive della massa grassa che si basano proprio sulla combinazione di queste misure.

Una modalità forse più accurata è la BIOIMPEDENZIOMETRIA (BIA), anche se i margini di errore e variabilita’ sono maggiori per la percentuale di grasso ecco perche’ da abbinare sempre alla plicometria.

Questa tecnica si basa sulla diversa conducibilità elettrica della massa magra e della massa grassa, per via del diverso grado di idratazione; la massa magra infatti, essendo molto più ricca di acqua viene attraversata con maggiore facilità dalla corrente elettrica.

Da un punto di vista fisico, la bioimpedenza è la somma di due componenti: la resistenza e la reattanza secondo la formula:

I2= R2+ X2

Dove I= impedenza, R=resistenza, X= reattanza

L’impedenziometro è uno strumento che genera corrente alternata a bassissima intensità e misura la resistenza e la reattanza del corpo;questa corrente viene trasmessa a paziente.

Mediante elettrodi posizionati in punti ben precisi sui polsi e sulle caviglie escludendo gli impedenziometri stazionari eretti che hanno margini di errore maggiore

Attraverso opportune formule si risale dapprima alla quantità di acqua totale corporea e quindi della massa magra mentre la massa grassa viene ricavata come differenza del peso corporeo.  Qualunque sia la scelta del vostro nutrizionista scegliete qualcuno che vi misura in qualche modo, perche’ senza misure non capiamo dove stiamo andando e se stiamo facendo le scelte giuste. Un parametro di valutazione importante.